domenica 29 aprile 2018

Torta di pane raffermo con la marmellata

Alzata rossa Pavonidea

Non amo molto gli sprechi in cucina, soprattutto non butto mai via il pane, che uso molto per fare  bruschette, polpette di vario tipo e  farce per verdure.
Un'alternativa golosa è invece l'impiego del pane raffermo nella realizzazione dei dolci, come questa  torta di pane raffermo con la marmellata che vi presento oggi.
Ottima, golosa e soprattutto una valida soluzione per non buttare mai via il pane vecchio.
Nella sezione "ricicliamo il pane" del blog troverete tante altre gustose idee.


Torta di pane raffermo con la marmellata
Dosi per una tortiera di 24 cm
- 300 g di pane raffermo
- 2 tuorli d'uovo
- 1 cucchiaio di farina integrale
- 500 ml di latte (per me delattosato)
- 3-4 cucchiai abbondanti di marmellata (la mia confettura di prugne rosse)
- 80 g di zucchero di canna + lo zucchero per la copertura

Con me in cucina i prodotti Pavonidea

Procedimento
- Riducete il pane in pezzi più piccoli, trasferiteli in una ciotola e copriteli con il latte e lasciate in ammollo per mezz'ora
- Trascorso questo tempo, lavorate il pane con le mani per ridurlo a una poltiglia, se dovesse servire, cioè se il pane è particolarmente duro, aggiungete altro latte per avere un composto molto morbido.
- Addizionate a questo punto la farina, lo zucchero, i tuorli d'uovo e la confettura scelta.
- Amalgamate bene il tutto, poi trasferite in una tortiera (la mia in silicone della Pavonidea, quindi non c'è bisogno di imburrare).



- Pressate bene il composto e cospargete la superficie con zucchero di canna 
- Infornate la torta a 190°C per circa 40-45 minuti
- Sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare prima di sformarlo su un piatto da portata. 


mercoledì 25 aprile 2018

Come usare le bucce del limoncello: facciamo la farina di limoni


Il limoncello è uno dei liquori casalinghi più preparati e apprezzati nelle case italiane. 
La ricetta base, che mi riprometto sempre di mettere su queste pagine, è pressoché simile in tutte la famiglie, variando di poco solo le quantità di zucchero, perché c'è chi lo preferisce più o meno dolce.

Come tutti sappiamo, nella preparazione del limoncello sono utilizzate le bucce dell'agrume, che poi diventano un prodotto di scarto, infatti la maggior parte delle persone le butta.
Nulla di più sbagliato! Le bucce esauste dei limoni possono trovare mille impieghi in cucina. 
Eccone alcuni. 

Bucce conservate nello sciroppo: in base alla quantità di bucce, preparate uno sciroppo in parti uguali di zucchero e acqua, lasciate raffreddare e versate sulle scorze in un barattolo a chiusura ermetica; queste scorze possono essere usate per guarnire dolci e gelati o per esser mangiate tal quali. Con questo sistema le bucce si conservano per mesi. 

Bucce surgelate: tritate finemente le scorze appena tolte dall'alcool, riponetele in una bustina da congelatore e surgelate; all'occorrenza, usate le bucce tritate per insaporire gli impasti dei dolci, torte da credenza e pasta frolla per crostate e biscotti,  creme e gelati. Le bucce così conservate tendono però a perdere gran parte del loro aroma nel tempo, quindi consumatele quanto prima. 

Essiccate: come vi spiegherò in questo post, per farne una farina finissima da usare per preparare biscotti, torte, crostate, creme e pasta fresca fatta in casa. Il procedimento è lungo ma non laborioso ma otterrete un prodotto che si conserva a lungo in dispensa. 


Farina di limoni con le bucce di limone esauste dalla preparazione del limoncello 
Occorrente:
- bucce di limone esauste quanto basta
- Essiccatore casalingo (50°C)
- Forno casalingo (80°C)
- Teglie e carta forno
- Macinacaffè

- Preleviamo le bucce di limone dopo aver preparto il limoncello e facciamole asciugare su carta da cucina per un giorno
- Se disponiamo di un essiccatore, allora sistemiamo le bucce sui cassetti dell'elettrodomestico (*vedi nota sotto) e avviamo il programma alla temperatura di 50°C. In circa 3-4 ore le vostre bucce saranno pronte

- Se non abbiamo l'essiccatore, allora distribuiamo le bucce su teglie rivestite di carta forno e lasciamole essiccare in forno alla temperatura di 80°C, possibilmente con funzione ventilato

Qualunque sistema utilizzate le bucce saranno pronte quando sfregandole tra le mani queste si spezzano. 

- Una volta essiccate, macinate le bucce con un macinacaffè per ottenere una prima farina, piuttosto grezza, come quella che vedete nella foto sottostante.


- A questo punto, disponete questa prima farina nuovamente su carta forno e fatela asciugare in forno caldo: io in genere le rimetto dentro al forno dopo che l'ho utilizzato per preparare qualcosa (quindi forno caldo e spento)
- Riprendete la farina e macinatela nuovamente per ottenere una grana più fine come quella che vedete nella foto sottostante.
- Lasciate raffreddare bene la farina prima di chiuderla in barattoli di vetro a chiusura ermetica e conservate in dispensa
- Se come me preparate diverse farine da ortaggi e frutta, non dimenticate di etichettare il barattolo perché molte di queste farine sono simili tra di loro nel colore e nell'aspetto, in particolare quelle da ortaggi hanno anche odori simili.

Qui troverete anche il procedimento per realizzare la farina di zucca


Note
* Rivesto sempre i cassetti del mio essiccatore con della carta forno che tagli su misura, in questo modo non sporco i vari piani, visto che ripulirli poi è un'operazione molto antipatica.

sabato 21 aprile 2018

Torta rustica con bietole e ricotta


La torta rustica di bietole e ricotta è tra quelle preparazioni che non mancano mai nelle gite fuori porta oppure per un buffet rustico. 
Molto facile da realizzare, potrete utilizzare come base la pasta per pizza, quella per pane oppure la pasta sfoglia. 
Il ripieno è invece composto da pochi ingredienti, semplici e molto gustosi, le bietole, la ricotta e il formaggio. 


Torta rustica con bietole e ricotta
Dosi per una tortiera del diametro di 24 cm
- 400 g di pasta per pizza (vedi ricetta qui)
- un bel mazzo di bietole
- 250 g di ricotta vaccina
- 1 uovo
- 40 g di formaggio grattugiato
- sale
- Pepe o peperoncino (facoltativo)


Prepariamo il ripieno
- Lavate le bietole sotto acqua corrente fredda, poi adagiatele in una larga padella e, senza condimenti né acqua, cuocetele fino a che diventeranno morbide (circa 6-7 minuti)
- Salate a fine cottura, mescolate bene e spegnete
- Lasciate raffreddare le bietole, poi tagliuzzatele in parti più piccole
- Lavorate la ricotta con l'uovo e il formaggio, addizionate le bietole e aggiustate di sale
- Se li preferite, potrete aggiungete anche pepe o peperoncino

Prepariamo la torta rustica
- Stendete la pasta per pizza in un largo disco, dello spessore di 1/2 cm
- Rivestite una teglia rotonda con il disco di pasta, facendo uscire abbondantemente i bordi della pasta dallo stampo.
Nota: se usate stampi in silicone non dovrete ungerne il fondo, viceversa se usate stampi in metallo allora ungete con 1 cucchiaio di olio
- Bucherellate il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta, poi versate il ripieno alle bietole e ricotta, livellate con una spatola




- Richiudete i bordi della pasta sul ripieno, in modo da ottenere l'effetto in foto. 
- Bucherellate anche l'esterno della pasta con i rebbi di una forchetta
- Infornate la torta rustica di bietole e ricotta in forno già caldo alla temperatura di 190°C per circa 25-30 minuti o finché il bordo della pasta non sarà diventato dorato
- Sfornate la torta rustica e lasciatela intiepidire prima di sfornarla
- Servite la torta tiepida oppure fredda 



Le mie guide per coltivare gli ortaggi e la frutta di stagione. In tutte le librerie.


giovedì 19 aprile 2018

Torta quattro quarti con olio, al gusto limone


La torta quattro quarti mancava sul mio blog, anche se è un dolce che preparo molto spesso per la nostra colazione. 
Il nome di questo dolce nasce dal fatto che quattro dei suoi ingredienti, uova, olio, farina e zucchero, sono aggiunti in parti uguali all'impasto. 
La base di partenza è il calcolo del peso delle uova, per me con guscio ma c'è chi le pesa senza, e da qui si fa un ugual peso degli altri quattro ingredienti. 

Un dolce molto semplice ma tanto gustoso e leggero.
In genere a questi ingredienti si aggiungono solo il lievito e un aroma a piacere, ad esempio la buccia di un agrume oppure la vaniglia. 
Nella ricetta di oggi invece, io ho aggiunto della marmellata di limoni, che metto ovunque ultimamente, e del liquore limoncello. 


Torta quattro quarti con olio, al gusto limone
- 3 uova pesate con il loro guscio
- il peso delle uova in zucchero
- il peso delle uova in farina
- il peso delle uova in olio di semi
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 cucchiaio di marmellata di limoni
- 1 tazzina di limoncello

- Montare le uova con lo zucchero fino a che diventano chiare e gonfie
- Addizionare l'olio di semi a filo, sempre continuando a montare
- Aggiungere poi la farina miscelata al lievito, un poco per volta, alternando con il liquore limoncello
- Infine aggiungere la marmellata di limoni
- Trasferire l'impasto in uno stampo (il mio da plumcake ma va bene anche uno stampo rotondo), imburrato e infarinato
- Infornate il dolce a 180°C per circa 40 minuti (fate la prova stecchino)
- Sfornate e sformate il dolce, poi polverizzatelo con lo zucchero a velo


martedì 17 aprile 2018

Teste di champignon ripiene con pane e verdure


Adoro gli champignon! Almeno una volta a settimana li compro e me li pappo in tanti modi: trifolati, alla curcuma, nelle zuppe, nella pasta, in terrina e, naturalmente, ripieni. 
Oggi vi presento queste teste di champignon con  un ripieno a base di verdure e pane raffermo. 
Sono buonissime! Inoltre, potrete arricchirle con le verdure che più vi piacciono. 


Teste di champignon ripiene con pane e verdure
Dosi per 6 persone
- 20 teste di champignon
- un bel mazzetto di bietole (ma vanno bene anche spinaci o scarole)
- 2 panini del giorno prima oppure 2 fette di pane raffermo
- latte quanto basta
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 tuorlo d'uovo
- qualche dadino di scamorza passita
- 1 spicchio d'aglio
- sale
- Pepe

Prepariamo gli champignon
- Staccate le teste e svuotatele, poi risciacquatele sotto acqua corrente fredda e lasciatele asciugare
- Pulite e lavate anche i gambi, poi divideteli in pezzi più piccoli e trasferiteli in una larga padella
- Lasciate asciugare le teste senza condimenti, se l'acqua di vegetazione dovesse essere tanta allora scolatela.
- Aggiungete ai gambi l'olio extravergine di oliva e lo spicchio d'aglio, lasciate cuocere a fiamma viva per 5-6 minuti, salate e spegnete

Prepariamo il ripieno
- Pulite le bietole e scottatele in una larga padella, senza condimenti aggiunti; salate le verdure come diventano tenere
- Spegnete, lasciatele raffreddare, poi tagliuzzatele in parti più piccole
- In una ciotolina fate ammollare il pane nel latte, poi addizionate le verdure fredde, i gambi dei funghi e il tuorlo, infine aggiustate di sale e pepate.

Componiamo le teste ripiene 
- Amalgamate il composto, poi riempite le teste degli champignon
- Disponete le teste ripiene in una teglia rivestita di carta forno e distribuite qualche dadino di scamorza su ognuna di esse
- Coprite la teglia con pellicola e infornate a 200°C per circa 20-25 minuti



sabato 14 aprile 2018

Ciambella con liquore all'arancia, senza burro

Piatti per dessert e piatto da portata per dolci rosa della Pavonidea 

Il dolce per la colazione o la pausa caffè del mattino non deve mai mancare in casa mia; per questo, mi alterno tra muffin, crostate, ciambelle e panettoni o comunque sempre con idee semplici e veloci da fare. 
Quello di oggi è un dolce semplicissimo nella sua realizzazione quanto super goloso da gustare. 
Questa ciambella con liquore all'arancia, senza burro, può essere aromatizzata anche con liquore agli agrumi oppure con il limoncello. Avrete comunque un dolce molto profumato, con una consistenza compatta ma morbida, grazie alla presenza della panna. 
La ciambella si mantiene come appena sfornata per diversi giorni. 


Ciambella con liquore all'arancia, senza burro
- 4 uova
- 180 g di zucchero semolato
- 1 bicchierino di liquore all'arancia
- 250 g di panna di soia
- 350 g di farina 00
- 1/2 bicchiere di olio di semi
- 70 g di cioccolato fondente
- 1 bustina di lievito vanigliato

Per questa ricetta ho usato lo stampo in silicone per  Guglhupf della Pavonidea

- Battete le uova con lo zucchero fino a che diventano chiare e gonfie
- Addizionate prima l'olio a filo poi il liquore, sempre continuando a battere.
- Aggiungete la panna (senza montarla precedentemente)
- Sempre con le fruste in azione, addizionate la farina miscelata al lievito, poco per volta.
- Versate i 3/4 del composto nello stampo e aggiungete a quello rimasto il cioccolato fuso
- Versate il composto scuro su quello chiaro e miscelate velocemente, con i rebbi di una forchetta, per mescolare i due colori
- Cuocete la ciambella a 180°C per circa 50-55 minuti, fate la prova stecchino
- Sfornate e sformate subito la vostra ciambella, poi lasciatela raffreddare su gratella
- A piacere, cospargete di zucchero a velo oppure fate colare del cioccolato fuso


mercoledì 11 aprile 2018

Calzoni di pasta matta con bietole e ricotta


Le bietole sono senza dubbio gli ortaggi che più preparo in casa mia. 
A parte l'abbondanza che mi porta a consumarle di continuo, infatti crescono anche da sole in vari punti dell'orto, piacciono per fortuna anche ai più piccoli. Le uso pertanto nei primi piatti, come contorno, semplicemente scottate e condite con olio e limone, nei brodi vegetali, nelle torte rustiche. 
Oggi vi presento appunto una ricetta rustica e molto sfiziosa: i calzoni di pasta matta con bietole e ricotta. 
La pasta matta è molto semplice da realizzare e riguardo al ripieno io mi limito alle sole bietole e ricotta ma voi potrete arricchirlo con quello che più vi piace. 


Calzoni di pasta matta con bietole e ricotta
Dosi: le quantità dipenderanno dalla dimensione che darete ai vostri calzoni

Ingredienti per la pasta matta
- 500 g di farina 00
- 200 ml di acqua frizzante (va bene anche la naturale)
- 8 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 4 pizzichi di sale

Per il ripieno
- Un bel mazzetto di bietole
- 250 g di ricotta
- 20 g di formaggio grattugiato
- Sale
Facoltativi: aromi a scelta, scamorza o cotto a dadini

Prepariamo la pasta matta
- Fate la fontana, versate al centro il resto degli ingredienti e impastate per bene: dovrete ottenere un panetto liscio e omogeneo
- Avvolgete il panetto in pellicola e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti

Prepariamo il ripieno
- Pulite e lavate le bietole sotto acqua correte fredda poi, senza alcun condimento, trasferitele in una larga padella, coprite con un coperchio, e cuocetele per circa 7-8 minuti o comunque fino a che saranno diventate tenere. Salate.
- Fate raffreddare le bietole, tagliatele in pezzi più piccoli e mescolatele con la ricotta e il formaggio
- Aggiustate di sale e aggiungete gli altri ingredienti facoltativi (aromi, salumi o scamorza)

Prepariamo i calzoni
- Riprendete la pasta e stendetela su un piano leggermente infarinato
- Ricavate dei dischi, della dimensione che preferite, e riponete al centro di ogni disco il ripieno preparato
- Chiudete ogni disco a mezzaluna, sigillate bene con i rebbi di una forchetta e disponete man mano i pezzi su una teglia rivestita di carta forno
- Cuocete i calzoni a 180°C fino a doratura


lunedì 9 aprile 2018

Marmellata di limoni profumata alla vaniglia


Tra le mie confetture preferite c'è senza dubbio la marmellata di limoni; io la preparo almeno 2 volte all'anno oppure ogni volta che ho un esubero di limoni da smaltire. 
Personalmente la preferisco con le bucce, la trovo più gustosa e genuina, infatti la parte esterna del frutto, oltre a conferire una granulosità caratteristica al prodotto finale, è ricca di olii essenziali aromatici e di proprietà benefiche. 

La marmellata di limoni profumata alla vaniglia è una conserva ottima da gustare tal quale, spalmata sul pane o per insaporire i dolci. 
Non è una marmellata difficile da fare, dovrete solo avere un po' di pazienza nel togliere i semini (alcune varietà come la Femminiello ne hanno pochissimi) e lasciare macerare per alcuni giorni gli agrumi in acqua fredda; le fasi successive sono piuttosto veloci. 
Provatela e fatemi sapere! 


Marmellata di limoni profumata alla vaniglia
Dosi per 15 vasetti da 200 ml circa
- 1,5 Kg di limoni rigorosamente biologici
- 1,4 di zucchero semolato
- 500 ml circa di acqua
- 2 bacche di vaniglia oppure 1 cucchiaino da tè di essenza di vaniglia

- Lavate i limoni sotto acqua corrente, evitando di spazzolarli, così da preservare l'essenza contenuta nella buccia.
- Tagliate i limoni a spicchi, eliminando i semini (nella varietà femminiello i semi sono pochissimi)
- Riponete i pezzi di limone in una larga scodella e riempite di acqua fredda
- Lasciate i limoni dell'acqua per circa 2-3 giorni, cambiando l'acqua 2 volte al giorno.
- Trascorso questo tempo, scolate l'acqua di macerazione dei limoni e trasferiteli in una casseruola dai bordi alti
- Addizionate l'acqua e lo zucchero e iniziate a cuocere la marmellata a fiamma media, fino a che i limoni saranno diventati teneri
- A questo punto, con un frullatore a immersione, riducete tutto a una purea
- Fate addensare la marmellata, sempre a fiamma dolce, rimestando spesso
Attenzione: i limoni contengono molta pectina, pertanto questa marmellata addenserà molto velocemente, per questa quantità meno di 1 ora. 
- Invasate la marmellata in vasetti puliti e precedentemente sanificati e chiudete
- Fate raffreddare i vasetti di marmellata, poi procedete alla pastorizzazione per circa 20 minuti dal bollore.
- Spegnete e lasciate raffreddare i vasetti nella casseruola, poi prelevateli, asciugateli e provvedete a etichettare la vostra marmellata.


Sul primo volume del "Il tuo orto in cucina in autunno e in inverno" troverete anche:
- metodi di pastorizzazione e sanificazione delle conserve e dei materiali occorrenti;
- tempi e modi di conservazione delle conserve;
- la qualità e la sicurezza alimentare per preparare conserve sicure.

sabato 7 aprile 2018

Muffin con il cioccolato Kinder


Con buona parte del cioccolato avanzato dalle uova di Pasqua ci ho fatto questi deliziosi muffin, finiti in giornata e rifatti subito il giorno dopo. 
La ricetta di questi muffin con il cioccolato Kinder è di una semplicità unica. Naturalmente potrete realizzarla anche con del cioccolato al latte di marca diversa. 

Approfitto anche per ricordare che tra pochi giorni sarà disponibile nelle librerie il secondo volume del mio libro per coltivare e utilizzare in cucina frutta, ortaggi e piante aromatiche, anche sul balcone di casa. 






Muffin con il cioccolato Kinder
Dosi per 10 muffin circa (grandezza media)
- 140 g di farina 00
- 300 g di cioccolato Kinder
- 40 g di zucchero semolato
- 1 uovo
- 50 ml di olio di semi
- 80 ml di latte
- 1/2 bustina di lievito per dolci vanigliato

- Pesate tutti gli ingredienti secchi (farina, zucchero e lievito)
- Fondete il cioccolato Kinder al microonde oppure su bagnomaria
- In una  ciotola, battete l'uovo e mescolatelo con l'olio e il latte, poi aggiungete il cioccolato fuso
- Addizionate i componenti secchi e mescolate velocemente
- Dividete il composto in pirottini per muffin, riempiendoli per i 3/4
- Infornate a 170°C per circa 18-20 minuti

Nota
- Questi muffin si mantengono umidi e come appena fatti fino a 2-3 giorni


mercoledì 4 aprile 2018

Crescentine al rosmarino e vi presento la mia guida per coltivare in proprio frutta, ortaggi e piante aromatiche


Finalmente la primavera è arrivata e con essa la voglia di stare all'aria aperta, curare le piante del giardino e iniziare a preparare il letto di semina (un po' in ritardo visti i capricci meteo) per moltissime piante che raccoglieremo per tutta l'estate e l'inizio dell'autunno (ad esempio, è tempo di iniziare a seminare le zucche per chi ne evesse voglia).

Coltivare in proprio frutta è ortaggi è un passatempo facile e molto rilassante. 
Personalmente sono molto fortunata: ho tantissimo terreno dove coltiviamo praticamente di tutto, tanto che difficilmente acquisto frutta e verdura.  

L'allestimento di un orto casalingo è un passatempo che richiede poco impegno in cambio di tanta soddisfazione. 
Ognuno di noi può provare a coltivare in proprio frutta e ortaggi, coinvolgendo anche i bambini in questa bellissima esperienza: dalla preparazione del letto di semina, alla cura delle piantine, fino alla raccolta. 
Organizzando bene gli spazi a disposizione, anche sul balcone di casa è possibile la coltivazione di pomodori, lattughe, peperoni, melanzane, zucchine, fragole e tante altre piante. Ottimizzando gli spazi, è possibile anche la felice consociazione di più specie nello stesso vaso, garantendo così un raccolto vario oltre che abbondante. 

Per chi ama le piante aromatiche, è questo il periodo per organizzare un piccolo angolo a loro dedicato: rosmarino, cipolle, basilico, prezzemolo e tante altre. 

Se siete alla ricerca di una guida completa che vi indichi, per ogni pianta, i tempi e i modi di coltivazione, che sia in pieno campo o in vaso sul balcone, le cure più opportune, le modalità di raccolta e di conservazione più idonee, la pulizia e l'uso in cucina, dal 15 aprile sarà disponibile in tutte le librerie il secondo volume del "Il tuo orto in cucina in primavera e in estate" Ed. LSWR.

In questo volume un ampio capitolo sarà dedicato proprio alla coltivazione delle piante aromatiche più utilizzate in cucina. Non mancheranno gli ortaggi più amati e tantissima frutta di stagione; a tal proposito, anche in questo volume, vi darò indicazioni sulla cura della giovane pianta da frutto: dall'acquisto degli astoni, alla loro messa a dimora, alla potatura e alla raccolta finale. 


Come vi ho già detto su questo secondo volume sarà dato ampio spazio alle erbe aromatiche, tra di esse il rosmarino, pianta officinale molto amata e utilizzata nella cucina italiana.
Io lo uso tantissimo, non solo per insaporire piatti a base di carne, pesce e patate, ma anche per realizzare sali aromatizzati (troverete anche questi su entrambi i volumi), per preparare degli infusi salutari, per dare sapore ai liquori, agli olii e ai prodotti da forno. 
Oggi appunto vi posto una delle ricette presenti sul libro: le crescentine al rosmarino.
Questi bastoncini aromatizzati al rosmarino sono una bella idea per accompagnare i formaggi, per aprire un aperitivo, da servire con i salumi. 

A voi la ricetta e spero, per chi vorrà acquistarli, che i miei libri saranno una guida utile per iniziare a coltivare in proprio frutta e verdura. 


Crescentine al rosmarino 
Ricetta presente nel libro "Il tuo orto in cucina in primavera e in estate" 
- 500 g di farina 00
- 10 g di lievito di birra fresco 
- 50 g di strutto
- 70 g di olio extravergine di oliva 
- 8 g di sale
- 200 ml circa di acqua tiepida
- 3 cucchiai da cucina colmi di rosmarino fresco tritato. 

- Frullate il rosmarino in maniera grossolana con poca acqua presa dal totale
- A parte, fate la fontana con la farina e il sale, poi versate al centro il lievito di birra sciolgo in parte dell'acqua tiepida, lo strutto morbido e l'olio extravergine di oliva. 
- Iniziate a impastare e aggiungete il sale sciolto nel resto dell'acqua e il rosmarino tritato.
- Impastate bene, fino a ottenere un panetto morbido e omogeneo.
- Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare fino al raddoppio. 
- Riprendete il panetto, stendetelo allo spessore di 1/2 cm e intagliate le crescentine con una rotella dentata (io le faccio lunghe 5-6 cm e larghe 1cm ma potrete farle anche più lunghe o più piccole).
- Disponete le crescentine su una teglia rivestita di carta forno, copritele con un panno e lasciatele lievitare ancora 20 minuti.
- Pennellate le crescentine con olio d'oliva e infornatele a 200°C per circa 20 minuti, devono dorare ai bordi. 



I volumi sono disponili presso le librerie e in tutti gli store online 




lunedì 2 aprile 2018

Le uova in purgatorio


Questo mese per la nostra rubrica dell'Italia nel Piatto vi parliamo delle uova in cucina.

In Campania le ricette tipiche a base di uova sono tantissime, tanto che sarebbe stato davvero difficile decidere quale proporvi. Fortunatamente, i ricordi della mia infanzia sono venuti in mio aiuto e quando abbiamo deciso di proporvi l'argomento "uova" la mia mente è subito tornata a un piatto che in casa mia si preparava spessissimo. 
Le uova in purgatorio sono un classico della cucina partenopea, un piatto tanto semplice quanto nutriente e genuino.
Pochi ingredienti, ma essenziali e ricchi di sapore, per dare vita a un secondo che piacerà a grandi e piccinini. 
Le uova in purgatorio si preparano in pochissimo tempo e sono una bella idea per chi rientra a casa tardi e non sa cosa mettere a tavola in 10 minuti. 
Provatele, non vi deluderanno. 

L'origine del nome di questa ricetta deriva da quelle edicole votive, presenti nella cultura partenopea, nelle quali sono rappresentate le anime del purgatorio avvolte nelle fiamme; le uova in purgatorio, con il loro colore bianco, avvolte nel rosso del pomodoro, ricordano quelle anime. 



Uova in purgatorio
Dosi per 1 persone
- 200 ml di sugo di pomodoro quanto basta
- 2 uova
- Sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Origano

- In un padellino, versate il sugo di pomodoro, con l'olio, il sale e l'origano
- Portate a bollore il sughetto, a fiamma dolce
- Aprite le uova direttamente nel padellino, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 5-7 minuti

Nota
- Il tempo di cottura dipende dal tipo di uova che vorrete ottenere: per uova dal tuorlo più liquido cuocete per 5 minuti; per uova dal tuorlo più compatto cuocete 7 minuti.
- Ci sono alcune varianti di questa ricetta come:
  • l'aggiunta di uno spicchio d'aglio o della cipolla per insaporire meglio il sugo 
  • l'uso del basilico al posto dell'origano
  • l'aggiunta della mozzarella in fase di cottura delle uova
  • una spolverata finale di formaggio grattugiato

Ed ecco le proposte delle altre regioni
Valle d'Aosta: frittata di ortiche e patate
Piemonte: oeuv e la bela Rosin
Liguria: uova in pomodoro
Lombardia: trippa matta
Trentino Alto Adige: salsa bolzanina
Veneto: la frittata con i bruscandoli
Friuli Venezia Giulia: uova in funghetto
Emilia Romagna: il latteruolo romagnolo
Toscana: uova alla fiorentina
Marche: frittata con il ciausscolo
Umbria: frittata con le erbe selvatiche
Lazio: uova in trippa
Abruzzo: ove e pipindum
Molise: frittata con asparagi e salsiccia secca
Campania: le uova in purgatorio
Puglia:  Coculeddhe (o pappaiottule )
Basilicata: uova in pellicola con peperoni crusci su fondente di patate
Calabria: ova, cupudi e nduja
Sardegna: insalata di fregola con bottarga di muggine 


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